Buonasera a tutti e, anche da parte della Lega Anti Vivisezione, un saluto al professor Veronesi e al ministro Brambilla e anche a tutti gli altri compagni di viaggio di questa bellissima avventura. Un’avventura che salutiamo con grandissimo piacere, e che sosteniamo, ma soprattutto della quale vi siamo grati per una cosa molto semplice: non si tratta di simpatia o semplicemente di una manifestazione di empatia, ma si tratta, già con questo provvedimento per la caccia, del primo atto concreto di una politica che ha capito che il sentimento dei cittadini verso gli animali è profondamente cambiato. Non è cambiato a parole, è cambiato nella sostanza.
Pochi mesi fa il Parlamento ha approvato una cosa semplicissima ma di straordinaria portata, l’equiparazione dell’omissione di soccorso tra un essere umano e un qualunque animale selvatico. Non domestico, selvatico. Qualsiasi animale, oggi, nell’omissione di soccorso, è equiparato a un essere umano.
E guardate, le cose sono cambiate, perché per la prima volta, nei tribunali della Repubblica italiana, una mucca, che ha fatto il latte, che ha prodotto per l’essere umano, che è stata sfruttata, che ha dato due anni della sua vita per questo, ha oggi finalmente, nel sistema delle leggi italiane, il diritto ad essere tutelata con una condanna a otto mesi di galera all’aguzzino che l’ha presa e l’ha attaccata a una catena e le ha negato anche il diritto ad essere uccisa senza sofferenze.
E allora questa politica ci piace, ci piace quando, con provvedimenti concreti, fa attenzione e dà gambe a quello che è il sentimento dei cittadini e la voglia di fare.
Ringrazio tantissimo il professor Veronesi, perché finalmente in questo paese iniziamo a parlare di animali da reddito, non solo come una prassi zootecnica, ma come esseri viventi. Grazie a tutti quanti per il lavoro che fate!
(questo testo è la trascrizione dell’intervento tenuto da Roberto Bennati alla Seconda Giornata per la Coscienza degli Animali, il 9 novembre 2010)