Ringrazio tutti voi di questa opportunità. L’Enpa è una delle associazioni che in Italia lavorano tutti i giorni perché i diritti degli animali siano salvaguardati. Forse siamo, senz’altro siamo, i più vecchi, e questa è una cosa interessante. Nasciamo come Ente Nazionale Protezione Animali, intorno agli anni ’70: non 1970, ma 1870, quando nientepopodimeno che Giuseppe Garibaldi vide due asini accecati girare per ore in una macina, continuamente, fino allo sfinimento, e, colpito da questo, Garibaldi scrisse alla Regina, dicendo che in questa Italia che stava nascendo, forse era opportuno che nascesse anche un ente per la protezione degli animali.
Sono passati 140 anni da allora, l’Italia fortunatamente c’è ancora, è una repubblica, e oggi proprio un ministro della repubblica, come il ministro Brambilla, organizza una cosa di così grande valore in favore della coscienza degli animali. Io non voglio rubare assolutamente tempo a chi mi seguirà, concludo dicendo una cosa: anni fa mi fu chiesto di scrivere un breve articolo, quasi per scusarci per non essere riusciti a intervenire come Enpa, come Ente Nazionale Protezione Animali, in un caso di maltrattamento. Il lettore che scriveva al giornale diceva: “Siete inutili, non riuscite ad aiutare questi animali”. La mia risposta allora, ma credo valga ancora adesso, non solo per l’Enpa, ma per tutte le associazioni animaliste che sono rappresentate qui, fu un articoletto con questo titolo: “Vorremmo essere inutili”. Credo che il nostro sogno di animalisti sia quello di essere catalogati, un giorno, tra gli enti inutili, perché non serviremo più e perché il rispetto e addirittura la coscienza degli animali saranno diventati veramente un valore condiviso da tutti. Grazie!
(questo testo è la trascrizione dell’intervento tenuto da Sergio Sellitto alla Giornata per la Coscienza degli Animali, il 13 maggio 2010)