Mi ricollego all’intervento di don Lorenzetti, che ho apprezzato tantissimo. Ci aggiungerei due cose. La prima è una frase di papa Paolo VI, “Gli animali sono la parte più piccola della creazione divina, ma noi un giorno la rivedremo nel mistero di Cristo”. La seconda è l’auspicio, l’augurio mio e di tutti gli animalisti, che un giorno si possa passare da una cultura antropocentrica, che pone l’uomo al centro della vita e dell’universo, a una cultura biocentrica, che ponga invece al centro la vita, comunque sia rappresentata, e su questo e per questo dobbiamo lavorare.
Questa giornata è stata bellissima, io aggiungo soltanto una cosa: non lo abbiamo detto, ma avete detto cose stupende, sembrava di stare ad un convegno di animalisti, e c’è un altro aspetto che noi Animalisti Italiani affronteremo dopodomani con Romina Power, che è quello delle pellicce. C’è purtroppo una ripresa di questo mercato, ahimè ministro, in Italia e in tutto il mondo.
Noi giovedì lanceremo una campagna nazionale, con testimonial Romina Power, e il 26 novembre faremo una manifestazione nazionale a Roma, e poi il 12 dicembre a Firenze. Credo che sia importante ricordare che tra i tanti animali uccisi inutilmente -io non li uccido mai, né utilmente né inutilmente-, ci sono milioni di cani, di gatti, di castori, di visoni, di cincillà, di ermellini, di volpi, uccisi per vanità.
Cerchiamo di dire no, e anche noi, attenzione, non compriamo i giacconi, le giacche, con i risvolti che sono fatti di pelli e pellicce di cane e gatto, che vengono molto spesso dalla Cina.
Complimenti a tutti: a Veronesi, a Dacia Maraini, alla Tamaro, ovviamente al ministro, a tutti, a Valerio Merola, a Spagna che era qui con noi. Stiamo facendo un grande cammino, molto lento. Quello della caccia è il più difficile ministro, quindi sono contento che tu lo stia affrontando, perché i cacciatori sono, ahimè, terribili, perché dietro hanno la lobby delle armi e delle cartucce, fuori e dentro al Parlamento.
Auguri a tutti noi, e buon lavoro.
(questo testo è la trascrizione dell’intervento tenuto da Walter Caporale alla Seconda Giornata per la Coscienza degli Animali, il 9 novembre 2010)