Vittorio Feltri

Vittorio Feltri è nato a Bergamo il 25 giugno 1943. La sua carriera giornalistica inizia a L’Eco di Bergamo, a diciannove anni, con l’incarico di recensire le prime cinematografiche. Un amico lo presenta a Nino Nutrizio, direttore de La Notte, che lo assume come redattore. Nel 1974 Gino Palumbo lo chiama al Corriere d’informazione: dopo tre anni Feltri è al Corriere della Sera allora diretto da Piero Ottone. Nel 1983 è direttore di Bergamo Oggi ma, l’anno successivo, ritorna al Corriere della Sera come inviato speciale. Nel 1989 assume la direzione dell’Europeo. Chiamato nel 1992 all’Indipendente, giornale che vende pochissimo, lo porta a oltre centomila copie.

Il 20 gennaio 1994 approda al Giornale e occupa per quattro anni la poltrona che era stata di Montanelli. Con lui il Giornale ottiene il record delle vendite: oltre 240mila copie, e l’utile di bilancio. Oltre a continuare a curare la sua rubrica sul settimanale Panorama, subito inizia a collaborare quotidianamente con Il Foglio di Giuliano Ferrara e con altre testate nazionali, tra cui Il Messaggero e Il Gazzettino.

Il 1° settembre 1998 assume la direzione de il Borghese, il settimanale fondato da Leo Longanesi e dal 1° giugno 1999 è direttore editoriale del Gruppo Monti Riffeser e direttore del Quotidiano Nazionale (Il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno). Dal 18 luglio 2000 è in edicola il nuovo quotidiano del quale è direttore ed editore: Libero.

Il 21 agosto 2009 torna al Giornale come direttore responsabile.

Insieme con Furio Colombo, Vittorio Feltri è autore di “Fascismo e antifascismo”, un libro uscito nel novembre 1994 per l’editore Rizzoli.