Buongiorno, buongiorno Michela, buongiorno a tutti.
Sono davvero dispiaciuto, anzi rammaricato per non poter essere con voi in questa bella giornata e in questo bell’incontro.

Oggi è la giornata mondiale per il vegetarianesimo, tra l’altro coincide con il giorno della nascita di uno dei nostri grandi ispiratori: Gandhi, che non solo era vegetariano, ma era contro ogni forma di violenza.
Bene, sono anch’io vegetariano quasi da sempre perché amo gli animali e credo che se una persona ama gli animali non deve ucciderli e mangiarli, mi sembra ovvio. Purtroppo non sempre è così: le persone dichiarano di amare gli animali, ma poi invece non fanno a meno del loro sacrificio. Ma se diventare vegetariani è una scelta etica, a mio parere fondamentale, che dovrebbe riguardare tutta la popolazione, ci sono altre ragioni per essere vegetariani.
La prima è quella salutistica: la carne non fa bene, la carne fa male. Abbiamo dimostrato che i carnivori vivono meno anni dei vegetariani. C’è uno studio recente americano, proprio recentissimo, fatto su un milione di persone di quella comunità religiosa che si chiama “Gli Avventisti del Settimo Giorno” che sono vegetariane, hanno potuto notare appunto che quanto più è attivo il vegetarianesimo tanto più lunga e più sana è la vita.

Infine il grande problema ambientale, questo non possiamo dimenticarlo. Per mangiare carne noi abbiamo bisogno, il mondo occidentale prevalentemente ha bisogno di mantenere in vita e quindi di nutrire quattro miliardi di animali da allevamento. Avete capito bene, non quattro milioni, quattro miliardi di animali da allevamento, i quali consumano cibo e acqua – ricordiamoci un chilo di carne necessita di 20000 litri d’acqua – dicevo, consumano vegetali e anche cerali e acqua a scapito di chi? A scapito di quel miliardo di persone, di esseri umani, che soffrono la fame in molte parti del mondo

Quindi io credo che bisogna essere vegetariani, si può essere vegetariani anzi si deve essere vegetariani.
(questo testo è la trascrizione dell’intervento tenuto dal prof. Umberto Veronesi alla Giornata per la Coscienza degli Animali, il 2 ottobre 2013)