Sono passati diversi anni ormai da quando io e Umberto Veronesi abbiamo deciso di fondare questo movimento. Abbiamo scritto un manifesto, sottoscrivibile al sito www.lacoscienzadeglianimali.it – e già 150 mila persone l’hanno e importanti personalità della cultura, dell’arte, della scienza hanno voluto esserne garanti. Tra loro l’amico Elio Fiorucci, Dacia Maraini e Susanna Tamaro, Renato Zero e Edoardo Stoppa, Maurizio Costanzo e Vittorio Feltri, la carissima Margherita Hack. Tutte personalità numeri uno nel loro settore, che scendono in campo al fianco di tutte le brave associazioni animaliste, le quali da sempre difendono i nostri piccoli amici per dare il loro contributo.
Questa è la 5° giornata nazionale della Coscienza degli Animali e dedicata a questo titolo: “Io Veg, rispetto la vita”.
Vi sono almeno tre ragioni per decidere di essere Veg. Innanzitutto il rispetto per la vita di tutte le creature viventi, che sono esseri senzienti, capaci di avere grande sensibilità, di avere sentimenti e condividono con noi il dono della vita. Noi non possiamo più permettere che vengano mantenute quelle fabbriche di carne dove loro vivono una vita che non si può chiaramente definire vita. Dove un pulcino in 50 giorni diventa un pollo da 3 Kg per sfamare questa industria della carne, dove una gallina ovaiola vive tutta la vita nello spazio di un foglio A4, dove un pollo di allevamento condivide un metro quadro con altri diciannove. Sono immagini raccapriccianti, che chiunque visto su internet. Noi siamo liberali, non imponiamo a nessuno le nostre scelte, sono percorsi personali, però devono essere scelte consapevoli. Per cui è fondamentale che tutti vedano non soltanto la fettina di carne sul banco del supermercato, ma vedano cosa succede dentro queste fabbriche di morte. Chiunque può fare come meglio crede purché siano scelte consapevoli. Non si può pensare di amare gli animali e poi decidere di ucciderli e mangiarli. Ne dà conto il bravissimo fotografo italiano Dino Ignani che, nelle due righe della sua poesia “Tu non puoi parlare d’amore”, riassume quella che è la contraddizione dell’uomo moderno : “Cara, tu dici che ami i fiori e li strappi dai campi / Cara, tu dici che ami gli animali e li mangi / Cara, quando tu mi dici che mi ami, io ho paura”.
La seconda ragione per cui è importante scegliere lo stile Veg sta nel fatto che l’industria della carne crea una ferita incredibile all’ambiente, un consumo di risorse che non è più gestibile. Quasi il 40 per cento della produzione agricola di questo paese viene destinata a foraggio per tutti quegli animali di cui poi si nutrono i “mangiatori di carne”, e così si ha un miliardo di persone nel mondo che muore di fame, di cui 300 milioni sono bambini piccoli.
La terza ragione, è poi legata alla propria salute. Nel senso che mangiare carne fa male e chi non mangia carne ha una vita più sana e più lunga.
Questi sono dati di fatto, sono principi che sono stati dimostrati. Queste tre ragioni soltanto basterebbero. Come per tutte le grandi battaglie culturali ed epocali, siamo consapevoli che questo passaggio, questo avanzamento morale non potrà avvenire in un battito d’ali. Per un paese come l’Italia, per esempio, che è il primo consumatore in Europa di carne di cavallo, non è un cambiamento che si potrà affermare in breve tempo, ma è un passaggio che è già cominciato e che tutti insieme dobbiamo promuovere. Perché diventare vegetariani si può e si deve, e un Paese come l’Italia deve esserlo. Dobbiamo partire dall’educazione dei nostri figli e dei ragazzi nelle scuole, per questo la mia proposta di legge è indirizzata a loro. E questo sarà un percorso che, piano piano, arriverà sicuramente fino in fondo. Gli italiani amano gli animali, vogliono vederli rispettati, hanno sempre più consapevolezza sulla salvaguardia dell’ambiente, sanno che le emissioni degli allevamenti intensivi vanno a superare quelle del traffico riguardo al problema dei gas serra, sanno benissimo che nei paesi dove non si mangia carne non esistono alcune malattie, come il tumore dell’intestino. Tutte queste cose sono affermate, ora si tratta di consolidarle. Non è necessario diventare Veg in un giorno, si può cominciare a cambiare stile di vita poco per volta, e già così si può dare un contributo. Credo che l’impegno di tutti sia fondamentale.