Di seguito l’intervento sbobinato del prof. Umberto Veronesi alla Terza Giornata de “La Coscienza degli Animali”
Grazie per l’invito ad essere qui e complimenti a Michela per questa sua appassionata introduzione al nostro convegno.
Il tema di oggi è quello del vegetarianesimo e io vorrei farvi vedere brevemente un po’ di immagini proprio che riguardano questo tema.
Perché sono vegetariano? E’ la prima domanda.
Io sono vegetariano praticamente da sempre, per tre ragioni.
La prima è di carattere etico, ragione etica, la più importante, naturalmente; secondo, però importante, è per il suo aspetto, questo vegetarianesimo, favorevole nel mondo dell’ambiente e della società. E il terzo, per ragioni salutistiche….
Ecco, comincerei da quest’ultimo punto per sfatare qualche cattiva concezione, perché la carne non fa bene alla nostra salute, questo è dimostrato, non fa bene alla nostra salute.
Guardate questa semplice immagine dove si vedono i paesi che consumano carne: sono i paesi che hanno il cancro dell’intestino; dove non si consuma carne, non c’è cancro dell’intestino.
È un discorso di una semplicità lineare e, quindi, bisogna che ne prendiamo atto.
Ma non solo per l’intestino, la prossima fa vedere anche che… è difficile, forse, interpretarla, ma ve la riassumo dicendo che, in un nostro studio su 5000 fumatori, i fumatori che mangiano anche carne hanno il doppio di rischio di cancro del polmone. Quindi, anche il polmone risente della nostra alimentazione.
Adesso passiamo al tema socio-ambientale.
Voi sapete, ecco è scritto qui, che tra pochissimi anni giungeremo a 7 miliardi di abitanti sul pianeta e la domanda che tutti ci poniamo è: ci sarà cibo per tutti? Questa è la domanda, perché sono 7 miliardi tra poco, 10 miliardi tra un paio di decenni.
La risposta è in teoria affermativa, per fortuna; ci sarebbe cibo per tutti, ma è mal distribuito.
La produzione agricola mondiale sarebbe in grado, oggi, di alimentare 7 miliardi di persone, ma quali sono gli ostacoli? Vediamoli.
Ai 7 miliardi bisogna aggiungere 3 miliardi di animali di allevamento, bovini, suini, ovini, che da soli assorbono un terzo della produzione agricola mondiale; quindi, buona parte delle risorse agricole va ad alimentare gli animali di allevamento per soddisfare il miliardo di persone carnivore in occidente, costringendo alla fame ed alle malattie da denutrizione un miliardo di persone nei paesi in via di sviluppo.
La crescita economica del mondo asiatico e sudamericano porterà milioni di abitanti tradizionalmente vegetariani ad allinearsi al modello occidentale, se noi non lo cambiamo, con un progressivo consumo di carne che aumenterà, ovviamente, la pressione sul comparto agricolo.
La carne, l’abbiamo detto, l’ha detto benissimo Michela, non solo è dannosa per la salute dell’uomo, è dannosa per l’ambiente. Io riassumo in quest’ultima dimostrazione che per un chilogrammo di carne sono necessari 15.000 litri d’acqua. Ecco, questo da solo credo che vi dia il messaggio su questo aspetto.
Ecco, non dimentichiamoci che, appunto, c’è quasi un miliardo di persone che soffrono le conseguenze della povertà e di questi, buona parte, 150 milioni, sono bambini con meno di cinque anni. È questa la popolazione che viene messa alla fame dalla nostra avidità occidentale per la carne che ci obbliga ad allevare 3 miliardi di animali da allevamento, in quelle condizioni, poi, che avete già sentito da Michela.
Infine, l’aspetto etico.
Questo è già stato detto, il rispetto per la vita è una delle grandi conquiste dell’uomo ed è un segno di civiltà. Chi rispetta la vita, però, deve rispettarne ogni forma.
Gli animali, soprattutto i mammiferi, ma tutti gli animali – sono d’accordo – hanno un elevato livello di consapevolezza, di coscienza, di sensibilità e molti di loro hanno la capacità di sviluppare sentimenti e condividono la nostra biologia e sono dotati di coscienza, come ho detto, e per questo credo che abbiano il diritto di non essere uccisi – direi anche uccisi e di essere mangiati – e di essere rispettati.
Rispettando gli animali, ricordiamoci, rispettiamo noi stessi, la natura di cui facciamo parte e, soprattutto, rispettiamo il valore della vita.
Ricordo che chi visita un allevamento – io l’ho fatto – non può non concludere che l’uomo è l’animale più crudele del pianeta.
Ma chi visita un macello – è ancora peggio; io renderei obbligatorio per le classi delle scuole andare a visitare un macello – rimane sconvolto, vi assicuro, sconvolto per la ferocia con cui questi poveri animali deboli ed indifesi vengono trattati.
Guardate gli occhi di questo vitello con la pistola puntata sul suo cranio; guardate il terrore, l’assurdità, l’inciviltà di questo che gli deve sparare un colpo alla testa; guardate l’occhio di questo povero maiale che vede già quale sarà il suo destino tra pochi minuti, l’occhio non solo terrorizzato, ma anche che non comprende, non si rende conto perché deve fare questa fine, è questo che gli animali soffrono.
Guardate queste tre pecorelle, questa è una foto fatta da un grande fotografo, è stata esposta in molte mostre, queste tre pecorelle che osservano le madri che vengono scuoiate e sono, vedete benissimo, questa è una fotografia che dovrebbe essere su tutti i giornali perché è il simbolo dell’assurdità di quello che noi stiamo facendo.
Mangiamo carne senza bisogno, siamo crudeli senza bisogno e, purtroppo, come è stato detto già, questa brutta, terribile abitudine sta aumentando.
Immaginate; ormai ci sono macchine che rendono queste industria della carne ancora più feroce, inaccettabile e guardate, questo è il simbolo, è il simbolo della nostra inciviltà, quello dovrebbe essere un manifesto da pubblicare ovunque, da mettere sulle strade, e io sono sicuro che questo rimarrà nei vostri occhi, nelle vostre menti e nel vostro cuore perché, è stato già detto, l’uomo è andato verso, ma temo che continuerà così, verso un processo di inciviltà, di vergogna.
Ecco, questa è tutta la parte che ho voluto dirvi di questa breve mia presentazione.
Adesso, i vegetariani.
Ecco, c’è qualcosa di buono, per fortuna, c’è questo rifiuto alla violenza.
Molte figure dello spettacolo e dello sport hanno scelto il vegetarianesimo per amore degli animali, voi li conoscete già tutti.
La musica: abbiamo i Beatles, erano vegetariani; Bob Dylan è vegetariano; Michael Jackson era vegetariano; Prince è vegetariano; ma vediamo anche nel cinema, tantissimi, questi sono pochi esempi, da Brigitte Bardot, naturalmente, a Richard Gere, Anthony Hopkins e così via. Li vedete tutti, Brad Pitt, Anne Hathaway, Leonardo di Caprio; sono persone che sono importanti perché sono dei testimoni per tutti che si può essere vegetariani, si può amare la natura, si possono amare gli animali.
E infine, vediamo ancora lo sport; la gente pensa che mangiar carne faccia bene per il fisico: non fa bene, non serve; Carl Lewis ha vinto decine di medaglie d’oro ed è vegetariano; Beckham; Navratilova; tutti questi grandi tennisti e sportivi sono vegetariani.
Non dimentichiamoci che anche la storia, guardando indietro, è ricca di forti personalità.
Qualcuno sostiene che le proteine animali sono utili al nostro cervello; non lo sono, non lo sono per niente.
Quindi, molti di questi grandi personaggi hanno condannato l’alimentazione carnivora e promosso il rispetto per la vita animale.
Il primo fra tutti, chi? Leonardo da Vinci.
Leonardo da Vinci era uno stretto vegetariano e disse – e scrisse – che verrà il giorno in cui gli uomini giudicheranno l’uccisione di un animale come essi giudicano oggi quella di un uomo; era fermissimo nelle sue convinzioni.
Questo è Jean-Jacques Rousseau: “L’alimentazione carnivora rende l’uomo violento”.
Questo è Benjamin Franklin, il padre della civiltà e della costituzione americana: “Un delitto senza giustificazioni”.
E, infine: “Il progresso del genere umano ci porterà inevitabilmente a smettere di uccidere gli altri animali”, Gandhi.
Ed ancora, l’ultimo: “Niente aumenterà la possibilità di sopravvivenza della vita sulla terra quanto l’evoluzione verso un’alimentazione vegetariana”, e questo è Einstein.
Questo è un commento di una grande scrittrice, della Yourcenar: “Mangiare carne è digerire le agonie di altri esseri viventi”; questo è molto forte.
Bene, con questo voglio solo dire che il vegetarianesimo è un’opzione che incomincia a farsi strada; oggi ci sono… abbastanza pochi, ma almeno il 12% degli italiani sono vegetariani e l’aumento è costante; lento, ma costante e sta proprio a noi ed a questa iniziativa, allargare questa percentuale.
Quindi, per concludere, solo un’ultima parola: vegetariani si può, ma vegetariani si deve.