Di seguito l’intervento sbobinato di Elio Fiorucci alla Terza Giornata Nazionale de La Coscienza degli Animali

Oggi sono venuto perché ho, diciamo da anni, questa idea che ci si debba sensibilizzare verso gli animali e volevo raccontare un episodio: recentemente, ma non tanto recentemente, eravamo a Shanghai per la questione dell’Expo…. C’era un gruppo di cuochi sul palco e mi hanno detto: “Sentiamo cosa pensa Fiorucci della cucina” e io ho detto:”La vostra cucina futura sarà sempre in difficoltà se buttate le aragoste vive nell’acqua bollente e se chiudete le galline nelle gabbie, senza che abbiano commesso un delitto, di 30 cm. Perché -ho detto-bisognerebbe fare una cucina senza crudeltà, perché, secondo me… io non voglio essere fanatico degli animali, credo che andranno mangiati come noi siamo mangiati dagli animali ad un certo punto, però credo che durante la vita degli animali non possiamo renderli infelici.
Io credo che i nostri contadini facevano vivere le galline, facevano covare la chioccia (scusate sono un po’ emozionato, mi trema un po’ la voce) allora, io credo che ci sia tanto spazio per questo miglioramento, non credo che riusciremo ad avere tutto, ma comunque avere un trattamento per gli animali da allevamento che sia più, come dire, più umano, direi, se la parola non è sbagliata, più umano, perché l’uomo non è sempre…
Io direi che comunque, se ci battiamo in questo senso, ci sarà molto spazio, cioè dobbiamo invitare la gente a guardare da dove vengono gli animali che mangiano, a vedere se sono stati felici. Il padrone di un grande supermercato mi ha detto: “Io adesso cercherò di comprare sempre galline…. e dirò che la mia gallina è felice perché ha vissuto con il suo gallo…”. Questo mi sembra già un passo avanti. Grazie!