Onorevole Ministro, professor Veronesi, grazie di cuore del vostro invito e un caro saluto a tutti voi, gentilissime signore e gentili signori. Io mi chiamo Franco Bergamaschi e spero che tutti voi già conosciate ed apprezziate L’Erbolario; in ogni caso voglio spendere due parole chiarificatrici. L’Erbolario è una società produttrice di cosmetici di derivazione vegetale che nasce nel 1978 dall’entusiasmo, dalla passione dei due soci fondatori, mia moglie Daniela Villa ed io stesso. Certo, da quando nel laboratorio alle spalle della nostra erboristeria lodigiana formulavamo i nostri primi profumi, creme e lozioni ne è passata di acqua sotto i ponti, ma la nostra convinzione animalista è rimasta assolutamente intatta. Come si è sostanziato, in oltre trent’anni di attività, questo sentimento animalista che accomuna noi dell’Erbolario? Fin dalla formulazione dei nostri primi cosmetici, non abbiamo mai preso in considerazione l’ipotesi di testare il prodotto finito sugli animali. E questo prima di tutto per convinzione personale: siamo amici dei vegetali, ma prima ancora degli animali. Fin dall’infanzia tra i nostri migliori amici ci sono stati cani, gatti, conigli, topi di campagna, porcospini, cornacchie grigie e gazze. Non pensiamo dunque sia accettabile infliggere sofferenze inenarrabili a esseri che, pur diversi da noi, sono come noi perfettamente in grado di provare gioia, piacere, paura, dolore. In secondo luogo per convinzioni tecnico-scientifiche: come già negli anni settanta denunciava L’Imperatrice Nuda (di Hans Ruesch, Rizzoli 1976), bibbia dell’animalismo occidentale, non crediamo che le risultanze degli esperimenti cosmetici sugli animali possano essere riportate in tutta tranquillità all’uomo. Infine, per lealtà verso le utilizzatrici dei nostri prodotti: siamo convinti che chi privilegia i metodi naturali per conservare salute e bellezza abbia una visione globalmente armonica del mondo e rifugga anche da metodiche crudeli e violente. Per inciso, i numeri ci hanno dato ragione. In questi oltre trent’anni il numero delle nostre clienti è cresciuto esponenzialmente e può essere stimato oggi in svariati milioni.

Penso sia assolutamente corretto ipotizzare che il consenso riservatoci dalle nostre Clienti scaturisca non solo dalla qualità dei nostri prodotti, ma anche da questa nostra attenzione alle tematiche animaliste. Una dimostrazione in più, se mai ce ne fosse bisogno, di come produzione ed eticità possono camminare a braccetto. Sono certo che chi ama gli animali avrà apprezzato in questi trent’anni anche la nostra attenzione all’ambiente, alla sostenibilità e alla responsabilità sociale d’impresa. Da molti anni infatti L’Erbolario si è dotato di un sistema di gestione ambientale certificato da D.N.V. secondo gli standard ISO 14001. Inoltre tutte le attività agricole dell’Erbolario, assoggettate ai severi dettami dell’agricoltura biologica, sono certificate da ICEA – Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale – per AIAB – Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica. Mi piace poi ricordare la nostra vicinanza, in questi trent’anni ad associazioni quali il WWF, il FAI, Legambiente, la Lipu. Quali alternative alla sperimentazione animale? Sotto l’influsso di queste nostre convinzioni animaliste, in origine il piccolo laboratorio di prova era la nostra pelle e quella di pochi intimi. Poi, con il crescere dei volumi di produzione, si è instaurato e via via rinsaldato il rapporto con l’Università degli Studi di Pavia, dove, presso il Dipartimento di Medicina interna e Terapia medica, anche oggi noi testiamo ogni prodotto per saggiarne sicurezza, tollerabilità ed efficacia.. E’ superfluo dire che i test cui vengono sottoposti i nostri fitocosmetici sono sempre, ovviamente, condotti su volontari adulti e sani. Oppure sono quei test in vitro che finalmente, in numero sempre crescente, risultano oggi utilizzabili e validati anche in Italia. Ma potevamo tenere solo per noi queste convinzioni? Potevamo limitarci a coltivare il nostro orticello e assumere un atteggiamento così ottusamente sterile? La risposta che all’Erbolario ci siamo dati più di vent’anni fa, quando è iniziato il nostro sodalizio con la Lega Anti Vivisezione, è stata: no! Per questo, nel corso degli anni, contando sulla collaborazione di tanti e tanti nostri colleghi erboristi, abbiamo partecipato ad alcune tra le più importanti campagne ispirate e orchestrate dalla Lav.

Mi piacerebbe ricordare insieme a voi la campagna estiva contro l’abbandono di animali domestici e la nostra opposizione, che non è stata per nulla facile, né indolore, all’impiego di animali ammaestrati nei circhi. Soprattutto, nostro fiore all’occhiello, è stata la raccolta e l’invio al Governo italiano e al Parlamento europeo di decine e decine di migliaia di firme per l’abolizione della sperimentazione su animali del prodotto finito. Ecco, quella ottenuta nel settembre 2004, data a partire dalla quale la sperimentazione su animali del prodotto finito è stata bandita, è un’indubbia vittoria che, goccia nel mare, pensiamo con un pizzico di orgoglio di aver contribuito ad ottenere. Resta ovviamente aperta una contraddizione, che non abbiamo mai accettato di ignorare: la non sperimentabilità del prodotto finito contro la possibilità di continuare a sperimentare su animali le materie prime. Per questo L’Erbolario ha aderito con entusiasmo, e non senza difficoltà, allo Standard Internazionale Non Testato Su Animali, standard redatto e condiviso dalle più importanti associazioni animaliste occidentali, europee e statunitensi. Benissimo. Cosa chiede lo Standard? Una cosa semplicissima: che le aziende aderenti si impegnino a non utilizzare materie prime testate dopo la loro adesione allo Standard stesso. Noi concordiamo perfettamente con lo spirito dello Standard Internazionale –al quale ci atteniamo tuttora strettamente- secondo il quale ricorrere al parco delle migliaia di sostanze “già collaudate” significa interrompere finalmente la pratica della sperimentazione animale e spingere le case produttrici di materie prime verso la scelta incruenta di test alternativi. Per noi, nello specifico, questo si traduce nell’esercitare una forte pressione sui produttori di materie prime, che, quando intrapresa, vedono premiata e fortemente sostenuta la loro decisione di affidarsi a dei test in vitro, e per contro, quando la scelta virtuosa non è ancora purtroppo stata fatta, vedono sfumare la possibilità di divenire fornitori dell’Erbolario e di tutte le aziende che hanno aderito allo Standard. Non solo. Il coniglietto che è oggi comparso sulle nostre slide e che ci ha fin qui seguito, appare anche su ognuna delle pagine pubblicitarie da noi spese su periodici e quotidiani a tiratura nazionale e su ognuno dei nostri cataloghi, delle nostre brochure e sul nostro sito Internet. Con la dicitura Stop Ai Test Cosmetici su Animali- Controllato da Icea per Lav il nostro coniglietto cosa fa? Quattro cose importantissime a mio avviso. La prima e più immediata è garantire alle acquirenti, anche per il tramite della Lav e di Icea, Istituto per la Certificazione Etica Ambientale, il rispetto dei loro sentimenti animalisti.

La seconda, più ad ampio spettro, si concretizza nella mia personale speranza che molti concorrenti dell’Erbolario imitino questa scelta animalista, foss’anche solo per replicare il nostro successo. E poi ancora il coniglietto saprà incoraggiare le nostre e i nostri Clienti a visitare il sito della Lav e a scoprire le tante altre iniziative, ugualmente importanti, cui la Lav dedica, con rigore e caparbietà encomiabili, le sue energie? E inoltre, il nostro coniglietto diffonde giorno dopo giorno nel consumatore la consapevolezza che essere belli e buoni è possibile, che un cosmetico animalista può essere piacevole ed efficace quanto, o meglio più, che ogni altro cosmetico. Collagene vegetale, estratti di semi di Soja, olio di Argan o di Oliva? Sì grazie! Inutile dire che il nostro coniglietto compare anche e soprattutto su ciascuno degli astucci dell’Erbolario. Nel 2009 L’Erbolario ha venduto più di tredici milioni e mezzo di pezzi: ci piace pensare che, con i nostri cosmetici, per tredici milioni di volte i nostri Clienti abbiano detto, o abbiano imparato a dire, Stop Ai Test Cosmetici Su Animali! Anche a nome loro, oggi sono qui a chiedere a tutti i presenti di profondere generosamente il loro impegno affinché non slitti ulteriormente la data fissata per il bando totale ai test cosmetici su animali e oggi individuata nel 2013, per noi prima e importantissima scadenza di una lotta ancora lunga e variegata, per affermare anche per i nostri amici animali il diritto a una vita in cui rispetto e dignità vengano garantiti. Con i miei più cari saluti animalisti…